Fatti Buoni, debutta la linea premium del Gruppo Gabrielli

ASCOLI PICENO – I nuovi prodotti a marchio “Fatti Buoni” rappresentano l’importante novità con cui il Gruppo Gabrielli si presenta sul mercato. In ogni confezione, declinato per tipologia di prodotto, protagonista è il territorio che, con le sue peculiarità ed eccellenze, va ad assortire la nuova linea Premium per proporre ai clienti tipicità e qualità.

Fatti Buoni sono il risultato di una attività di scouting molto dettagliata in cui il Gruppo Gabrielli ha individuato le migliori realtà regionali per proporre sugli scaffali e quindi sulle tavole, un viaggio sensoriale dei propri luoghi attraverso i prodotti scelti che diventano ambasciatori del territorio.

Artigianalità, passione e dedizione sono gli elementi che implementano le caratteristiche dei 40 prodotti complessivi declinati nelle 10 linee che compongono l’assortimento, risultato di una selezione accurata che ha portato alla collaborazione con 17 aziende fornitrici, fiore all’occhiello delle regioni presidiate dal Gruppo Gabrielli. Fatti Buoni propone Pasta di semola di grano e Pasta all’uovo, Sughi, Tartufi, Olio EVO, Conserve vegetali, Confettura Extra Bio, Miele biologico, dolci, orzo tostato e Liquori.

 Fatti Buoni, già dal nome, persegue l’intento di esaltare le realtà aziendali regionali che, nel rispetto delle buone pratiche agricole e di produzione, coltivano e trasformano ingredienti sani e genuini in prodotti di qualità.  “ Firmiamo solo il meglio” è il claim della linea premium a garanzia che Oasi e Tigre scelgono solo il meglio per i propri clienti, perché gli ingredienti sono fatti con l’attenzione e il rispetto che le aziende fornitrici mettono ogni giorno durante e per il loro lavoro.

 “La maestria del saper fare, la qualità di ciò che rende uniche le nostre regioni – ha detto Barbara Gabrielli Vicepresidente del Gruppo – sono gli elementi che volevamo racchiudessero le nuove referenze Fatti Buoni. Al cibo deleghiamo l’importanza di tramandare sapori, storia e carattere di un territorio con cui ci identifichiamo e con il quale vogliamo continuare nel processo della crescita”.